Nell’ambito di una vasta operazione della Polizia di Stato coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Andria e del Servizio Centrale Operativo di Roma stanno eseguendo numerose custodie cautelari nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al furto e ricettazione di autovetture.

Erano capaci di rubare un’auto in uno o due minuti al massimo, utilizzando anche tecnologie avanzate per eludere gli interventi delle forze dell’ordine, come disturbatori di frequenze (jammer).

Sono i 45 furti di auto di grossa cilindrata messi a segno tra dicembre 2023 e maggio 2024 , per un valore economico complessivo di circa 1,5 milioni di euro, contestati alla presunta organizzazione criminale sgominata dalla Polizia nelle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia.
    Gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con i colleghi del servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine, hanno notificato 26 provvedimenti cautelari emessi dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura. Nello specifico, 14 ordinanze di custodia in carcere, 9 ai domiciliari, due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e un obbligo di dimora nel comune di residenza. Rispondono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al furto, riciclaggio e ricettazione di auto.
    Gli indagati, entrando in azione sinultaneamente, erano in grado di sottrarre fino a quattro veicoli per notte. Spesso, secondo le ipotesi dell’accusa, le vetture rubate venivano portate ad autodemolitori compiacenti, prevalentemente nella zona di Cerignola, e smontate per la vendita dei componenti.
    I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in Procura a Trani Le attività tecniche hanno rivelato che molti furti avvenivano su commissione, con precise indicazioni sul modello e le specifiche tecniche dei veicoli. In un’intercettazione si discuteva, ad esempio, del tipo di faro che il veicolo da rubare doveva avere.
    “Ehi… vedi se mi trovi un 3008 a faro normale”, domandava il cliente. “A faro normale, non a Led?”, rispondeva uno dei componenti della banda. “Sì, a faro normale.” In altre occasioni, utilizzando il termine “pizze”, si concordava il numero delle auto da rubare.

Comunicato stampa

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