Ogni eccellenza che si rispetti ha, alle proprie spalle, una storia piena di sacrificio, ostinazione e determinazione che consente appunto l’autoaffermazione di un progetto, di un sogno. Racconterò di un’amore così grande, immerso in altrettanto dolore, impossibile da cancellare, da trasformarsi in qualcosa di estremamente bello ed aggregante, in modo che nessuno mai possa dimenticare Maurizio: ”Il geometra sognante”. La famiglia tutta e gli amici più cari di Maurizio, hanno riversato tutte le proprie forze nel realizzare un’iniziativa lodevole nel suo essere e, nonostante rappresenti una realtà molto giovane sul territorio, di socialità ritrovata, in tempi in cui ci è stata spesso negata, causa pandemia, ed avendo le premesse giuste per diventare, nel tempo, una realtà consolidata, mi è sembrato giusto mettete in risalto una storia dei nostri tempi, nata anche dalla voglia di riscattare il proprio territorio. Sto parlando dell’associazione di promozione sociale ”Mao fm19.77”, la quale vanta all’attivo già tre eventi svoltisi a distanza di un anno l’uno dall’altro, partiti nell’agosto 2019 con un concerto tenutosi nel Largo Ex Gesuitico a cui parteciparono gruppi rock amici di Maurizio; serata pregna di emozioni, la prima dalla scomparsa di Maurizio Ferrandina ed essendo il suo ricordo il motore trainante dell’intero progetto ha consentito la crescita negli anni dell’intera associazione, culminando nell’ultimo evento svoltosi nella villa comunale”Federico II”, al quale hanno preso parte un gran numero di persone; evento dall’organizzazione minuziosa e dalle idee innovative, come quella del ”green glass”, che ha permesso al luogo in cui è avvenuto l’evento di rimanere pulito da rifiuti in plastica e una più scorrevole partecipazione all’angolo bevande. Nell’evento in questione non sono mancati concerti di band in ricordo di Maurizio, con annesse postazioni food,spazi adibiti ai giochi dei più piccoli ed una serie di intrattenimenti, facendo sì che la serata fluisse piacevole per tutte le innumerevoli persone presenti, insomma un successone in termini di partecipazione attiva, coinvolgendo un bacino molto ampio di abitanti dei paesi limitrofi. Altra tappa importante che ha fatto segnare un traguardo all’associazione ”Mao” è stata l’inaugurazione della sede fisica, punto d’incontro dei membri per scambi di idee su progetti ed eventi futuri. Dalle parole di chi vive attivamente ed è immerso in tale iniziativa, possiamo carpire la dedizione con la quale tutti i soci fondatori di ”Mao” animano l’esecuzione delle varie fasi di progettazione delle serate. Non si può altresì non fare menzione dell’imminente collaborazione che vede l’associazione affiancare Il comitato feste patronali di Orta Nova ed il Comune nell’organizzazione delle serate in onore del santo patrono nei giorni del 12 e 13 giugno, ed in parrocchia il 14 con l’atteso concerto di Arisa. Di queste realtà innovative e propositive ha bisogno in nostro territorio che ha fame di socialità, troppo spesso trascurata e messa in secondo piano, se poi rappresenta anche il ricordo di un nostro concittadino, scomparso prematuramente, acquista una valenza doppiamente positiva e ci porta a capire quanto ciò che non può essere spiegato a parole, possa essere veicolato da azioni al servizio della collettività; esistono emozioni troppo grandi da essere contenute in quel piccolo posto profondo in noi stessi, troppo dolorose da essere narrate, energie che messe a disposizione degli altri, fanno grande una realtà e conducono alla realizzazione nel diventare un’eccellenza del territorio, in questo caso specifico, nel campo della socialità. Ora non ci resta che attendere settembre, mese in cui sarà previsto il prossimo evento tutto targato”Mao fm19.77”, per reincontrarci ed, ascoltando buona musica, farci sopraffare da quell’emozione tipica di chi, consapevolmente, prende parte a qualcosa che va oltre la propria umana comprensione, che nasce dal desiderio di creare modi d’incontro alternativi, soprattutto per le future generazioni.
