Politica

Attivazione NUE 112, Caroli e De Leonardis (FdI): “Ennesimo annuncio spot e relativa figuraccia del governo Emiliano”

“L’attivazione del 112, il cosiddetto Numero Unico di Emergenza, è ancora di là da venire in Puglia. Ciononostante possiamo sicuramente asserire di trovarci di fronte all’ennesimo esempio di annuncio spot del governo Emiliano, incapace di tradurre in fatti concreti quelli che dovrebbero essere atti dovuti e di rapida esecuzione a beneficio dei cittadini pugliesi”. Lo affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis e Luigi Caroli, a margine dell’audizione, nella Prima Commissione, del direttore della sezione Protezione Civile per la verifica della spesa inerente l’attivazione del NUE 112.
“L’attivazione è stata disposta a marzo 2019 e lo stesso presidente Emiliano assicurava, a settembre 2021, che il 112 sarebbe entrato in esercizio nei primi mesi del 2022. Il 2022 volge al termine e non vi è traccia alcuna di attivazione di un numero fondamentale, la cui “mission” è quella di unificare tutti i numeri di emergenza (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, 118, Guardia Costiera) sotto la gestione di tre sedi operative in Puglia quali Foggia, Modugno e Campi Salentina. Al momento, per quel che concerne le sedi del Gino Lisa e quella barese, risultano essere non ancora del tutto completate e allestite. Non pervenute, invece, notizie riguardanti la sede salentina. C’è di peggio: ci sono 760 candidati idonei alle selezioni per svolgere il delicato ruolo di telefonisti che attendono di sapere se rientreranno tra i 126 operatori di questo essenziale servizio e che devono inoltre svolgere una formazione specifica e intensiva di almeno 60 giorni – proseguono De Leonardis e Caroli che evidenziano – Tutto questo ovviamente ha avuto e ha dei costi. Perché nel frattempo la Regione Puglia paga alla Telecom le fatture relative ai servizi per l’installazione delle attrezzature, quelli di cloud computing e sicurezza e quelli di connettività e telefonia fissa. Insomma: stiamo già pagando e da tempo per un servizio attualmente inattivo e che, nella migliore delle ipotesi, dovrebbe partire nel 2023, vale a dire a quattro anni di distanza dall’annuncio spot fatto dal governo regionale di centrosinistra che, anche stavolta, non ha perso occasione di fare una figuraccia. Proseguiremo a monitorare la situazione – concludono De Leonardis e Caroli – e a dicembre riconvocheremo in audizione il direttore della Protezione Civile per sapere se ci saranno stati effettivi passi in avanti rispetto a uno stato dell’arte decisamente deficitario al momento”.

Comunicato stampa

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